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DICONO DI NOI

Alessandra Capocefalo ...per emozioni

Di fianco ad una delle porte dell’antica cinta muraria di Campobasso, Emozioni, dello chef Angelo
Pagano, è un mondo nuovo, sensibile, diverso. Un ristorante elegante e caldo, dove la cucina di
pesce è interpretata con l’attenzione che merita la tradizione ma in modo non convenzionale.


La ristrutturazione del locale, in via Guglielmo Marconi 129, è stata fatta con il cuore, rispettando
secoli di storia e gli originali (dis)livelli, estremamente suggestivi. Un antico fondaco cadente,
addossato alla cinta muraria medievale, è, oggi, un insieme armonico di storie, quelle del passato,
quelle del presente e quelle del futuro. In fondo alla saletta ipogea, perfetta per eventi privati, l’alta
volta a botte incornicia un’apertura nella quale ancora stilla, dalla roccia naturale, ciò che resta di
una piccola sorgente. Siamo in fondo ad un pozzo, nelle viscere della Campobasso sotterranea,
una delle più significative attrazioni della città.


Angelo Pagano, classe ’84, è un fine osservatore, curioso, creativo, appassionato. Insieme alla
moglie, oggi anche responsabile di sala, Veronica Santucci, ha saputo creare una realtà brillante e
innovativa in una città “di provincia” piuttosto ostile alle novità e in uno dei momenti più difficili nella
storia della ristorazione. Emozioni, infatti, apre i battenti durante le aperture a singhiozzo imposte
dalla pandemia da Covid-19. Un rodaggio lento ma stabile durante il quale il ristorante si afferma
nel capoluogo del Molise grazie alla qualità dell’ospitalità e alla giusta dose di creatività.
Angelo è sicuro di sé, fuori e dentro la sua cucina. Una vita complessa la sua, e ricca, che vede al
centro la riflessione e la cura per l’altro. Il noviziato prima, il lavoro nel sociale poi e, sempre, la
cucina, ad accompagnarlo in questo percorso non convenzionale, professionale ma anche, e
soprattutto, umano.


Fare la differenza, regalare un’emozione, lasciare un ricordo. È questo l’obiettivo di una cucina
brillante, esteticamente curata e piacevole, a volte estrosa, che parte da materie prime
selezionatissime, stagionali, di alta qualità e termina con le piccole coccole della sala, una cantina
essenziale ma curata, l’accogliente professionalità di Veronica.

Il pane è appena sfornato, per ogni ospite. Una vera emozione e un privilegio veder arrivare una
pagnotta in miniatura, calda, con la perfetta ratio crosta – mollica e l’incredibile fragranza del pane
antico.


Tante altre le sorprese, a partire dall’amuse-bouche, grazie al quale qualcuno offre ancora “grandi
idee in piccoli morsi” (cit.). È qui che Angelo omaggia spesso la sua terra d’origine, la Campania (il
casatiello al pepe con salumi di mare) e la sua regione d’adozione, il Molise (il baccalà mantecato
con insoliti abbinamenti).


I primi piatti sono il fiore all’occhiello di una cucina che è anche sostanza, seppur leggera, eterea a
volte. E così, il tagliolino con crudo di gamberi, stracciata e polvere di limone, accompagna il
percorso di Angelo fin dagli esordi quando Emozioni era ancora un sogno e, a distanza di anni, lo
racconta ancora con dedizione e perseveranza.


Si omaggia la tradizione pastaia di Campobasso e dell’Italia con la pasta secca di qualità e, a
volte, insoliti formati: intensa la zuppetta di cubetti e pescato del giorno, il ricordo dei pescatori che
rientrano dal mare, il profumo del pesce in cottura sulla stufa a gas. Il riso “cacio e 5 pepi” con
tartare di tonno, è un’esperienza multisensoriale da abbinare al giusto momento.
I secondi piatti sono armonici, là dove la ragione e il gusto si concentrano intorno alle forme e ai
colori. Promesse non disattese e sempre un tocco di Oriente, molto amato: rombo, tonno, seppia,
polpo, spigola. La qualità indiscussa della materia prima concede il lusso della semplicità senza
banalizzazioni.


La lista dei desserts è essenziale, per fortuna. È una sfida senza pari. I dolci omaggiano la
tradizione italiana, rispondono alle curiosità del momento, propongono abbinamenti golosi e
preparano il palato per la piccola pasticceria.
Come l’amuse-bouche, la piccola pasticceria è la coccola estrosa di Angelo che concentra in
piccole preparazioni i profumi della sua fanciullezza (il macaron alla pastiera), le sue ultime
sperimentazioni (tartelletta al pistacchio e fragola fermentata), ma anche consolidate specialità
quali i “fruttini” (l’arachide) e le raffinate gelée.
E’ uno di quei luoghi in cui si entra con un’idea nella testa e si esce con un’emozione nel cuore.

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